giovedì 28 luglio 2016

Colorino, un vitigno primordiale


Quello che scrive Domenico Liggeri, giornalista e autore di un appassionato articolo su storiegastronomiche.it sul Colorino, non è eno-fantascienza ma storia vera e documentata e sulla quale mi trovo pienamente concorde.
Quando alla Trattoria Pallottino decidemmo d'inserire in lista questo vino, un mono-vitigno di colorino appunto, avevo un po' di remore, invece ha avuto un incredibile successo di pubblico, un vino fantastico e la sua storia non è da meno.
Ha ragione Liggeri ad affermare che il colorino è da considerarsi in egual modo ad una scoperta archeologica, per anni è stato ingiustamente usato, grazie alla sua buccia,  per dare colore (come da sua etimologia) a vini che indubbiamente ne hanno poco e quindi un vino destinato esclusivamente al taglio.
Ho assaggiato più volte questo vino in annate differenti e posso confermare con assoluta onestà che il colorino ha una sua struttura e sicuramente quei produttori che lo hanno creato, o meglio, ricreato in purezza sono da considerarsi come dei veri e propri restauratori visto l'origine selvatica del vitigno.
Caratteristiche: è un IGT Toscano, di colore rosso intenso tendente al violaceo, dai sentori di spezie tipiche e accese note di frutti di bosco. Il Colorino 2013 che attualmente abbiamo in lista è della Fattoria di Piazzano raggiunge i 14%vol.


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