venerdì 28 dicembre 2012

La patata tagliata e fritta della Trattoria Pallottino

C'è patata e patata, e non parliamo delle classiche e banali patatine fritte a bastoncino, quelle che per intendersi potete mangiare nei fast food. Qui si tratta di tutt'altra cosa.
Prima di tutto la scelta del tipo di patata, se compriamo per esempio la patata gialla o quella bianca, allora è meglio farle arrosto, oppure lesse, o meglio farci il purè.
 La scelta miglore cade inevitabilmente sulla patata a buccia rossa, sicuramente la più adatta a reggere la frittura ed è quella che generalmente usiamo noi.
Quando prendiamo un  ordine, magari una bella bistecca alla fiorentina, solitamente il cliente ci abbinerebbe molto bene la patata fritta, ma a molti viene in  mente appunto il solito bastoncino fritto McDonald e allora la scelta del contorno cade su quelle arrosto o sui fagioli. Ma quando vedono passare le nostre patate tagliate e fritte  allora mi chiamano subito e mi chiedono di inserirle nella comanda, succede spesso così tranne quando ci sono dei bambini al tavolo, allora le nostre patate tagliate e fritte non mancheranno mai.


lunedì 24 dicembre 2012

Bistecca, la regina fiorentina

E chi la vuol cotta e chi la vuol cruda, chi la vuoe alta, che bassa, insomma, non potrà mai accadere che nel menu della Trattoria Pallottino possa mancare la bistecca alla fiorentina, ma credo che questo valga per qualsiasi locale fiorentino che si rispetti.
D'altra parte dopo il cupolone e gli Uffizi, la bistecca è l'oggetto più conosciuto al mondo eppure comunque ha una sua nascita e una sua storia.
 La storia della bistecca alla fiorentina è antica almeno quanto la città da cui prende il nome. La sua fama e il suo nome si possono far risalire alla celebrazione della festa di San Lorenzo, difatti in occasione di San Lorenzo, il 10 agosto, la città si illuminava della luce di grandi fuochi, dove venivano arrostite grosse quantità di carne di vitello che venivano poi distribuite alla popolazione.
Oltre al taglio, cosa che caratterizza la bistecca alla fiorentina da altri tipi di carne da farsi alla griglia, ci sono consuetudini piuttosto importanti da seguire, tra cui: completare il processo di frollatura, che permette alla carne di rimanere tenera e saporita, la cottura, su una griglia, meglio se al carbone, evitare di bucarla con la forchetta o coltelli prima, durante e dopo la cottura. Il tipo di carne: sicuramente la chianina è uno dei più pregiati, ci sono comunque tanti altri tipi di manzo altrettanto buoni. Dulcis in fundo, a questa pietanza bisogna assloutamente accostare un vino di un certo livello, corposo, non troppo aromatico, anche un buon Chianti Classico non ci starebbe male e un Carmignano riserva non sfigurerebbe. Buon appetito.



mercoledì 19 dicembre 2012

Capodanno alla Trattoria Pallottino

...E siamo arrivati anche alla fine di questo anno, ci stiamo tutti preparando per il solito grande evento che, nel bene o nel male accomuna tutti nel mondo. Un momento di frenesia generale, di divertimento, di svago e perchè no di riflessione.
Anno nuovo vita nuova ? mah, non so, io sinceramente credo di no, ma se così dev'essere, speriamo in meglio e tutti noi della Trattoria Pallottino vogliamo crederlo e cogliamo quest'occasione per salutare tutti i nostri amici e augurare veramente un felice anno nuovo in tutti i sensi.
Nel frattempo noi lavoreremo sodo (come ogni  anno) per far si che questa seratasia un buon ricordo per chi verrà da noi....i cantieri sono aperti e i nostri cuochi sono all'opera per i preparativi.
Come nostra abitudine, ormai da più di 10 anni, non faremo il classico cenone a prezzo fisso ma proporremo un menu a vasta scelta di piatti toscani, dagli antipasti al dolce.
Non mancherà il crostone al cavolo nero, i crostini di polenta ai funghi porcini, i coccoli fritti con prosciutto e stracchino, l'antipasto del toscanaccio e il lardo di Colonnata con pecorino e fettunta. Tra i primi, i paccheri alla carbonara di carciofi, le lasagnette, le pappardelle al cinghiale, le tagliatelle ai funghi porcini, gli gnocchi freschi alla rucola e gorgonzola....e tra i secondi e contorni non può mancare assolutamente la classica bistecca alla fiorentina, il peposo, i bocconcini di pollo fritti con verdure e perchè no anche i carciofi fritti e poi ancora la tagliata di manzo alla rucola e grana...e l'elenco non finisce qui.
E per finire nel dolce momento...torta al cioccolato amaro, cheese cake con salsa d'arance al grand marnier, tiramisù, crema di mascarpone, panna cotta e non meno importanti, i cantucci con vinsanto.
Buon divertimento
 

giovedì 13 dicembre 2012

Trattoria Pallottino, auguri di Buon Natale

Carissimi amici, carissimi clienti e no, colgo questa occasione per fare a tutti tantissimi auguri di Buon Natale, noi della trattoria Pallottino approfitteremo di queste feste per staccare un pò, difatti chiuderemo da domenica 23 sera al giorno di S.Stefano 26 dicembre e riapriremo il 27 e da quel giorno saremo sempre aperti fino al 6 gennaio 2013 compreso.
Quindi cari amici, se non lo farò personalmente alla trattoria auguro ancora a tutti Buone Feste e che passiate felicemente e con tranquillità questi giorni di vacanze natalizie con le vostre famiglie.

                                                                         La Trattoria Pallottino

domenica 18 novembre 2012

Trattoria Pallottino, ecco il nuovo dehor

Dopo quasi sette anni la trattoria Pallottino da mestamente addio alla vecchia amata pedana che nel bene o nel male era diventata ormai un arredo del locale.

 Sappiamo tutti quello che il Comune ha decretato con i nuovi progetti, per zone, e per ogni zona tipologie diverse con annessi problemi di realizziazione.

Noi della Trattoria Pallottino ci siamo subito attivati per non perdere questa opportunità, visto che siamo inseriti in un'isola pedonale, il fatto di rimanere senza tavolini esterni sarebbe stato un problema di non poco conto.

Finalmente dopo diversi mesi è arrivata l'approvazione da parte del Comune del nostro progetto, con il montaggio della ringhiera, dei visarm e dei famosi totem col giglio di Firenze.




E per finire un bel parquet in tek.


 Non contenti ci siamo rifatti il trucco cambiando anche l'illuminazione delle insegne con i nuovissimi led...e che luce sia....







 
 
 


giovedì 8 novembre 2012

Trattoria Pallottino, cento anni e li dimostra.

Verso la metà di ottobre arriva una telefonata: "Buongiorno, trattoria Pallottino - buongiorno, sono della segreteria del Sindaco di Firenze ed ho il piacere di comunicarvi che nei prossimi giorni il Vicesindaco Nardella a nome del Comune di Firenze verrà a consegnarvi una targa celebrativa per i vostri cento anni di attività...."

Per noi è stata una grande sorpresa, non ci passava nemmeno dall'anticamera del cervello che il Comune di Firenze si sarebbe ricordato che la Trattoria Pallottino, fondata del 1911 col nome di Mescita Amedeo Pesci, nel 2011 avrebbe compiuto un secolo di vita, anzi la gentilissima segretaria si è anche scusata del ritardo di un anno. Questo allora può solo significare che il nostro Comune ci tiene agli esercizi storici, come un buon padre di famiglia tiene ai propri figli.
Con questo nostro post vogliamo ringraziare pubblicamente il Comune di Firenze, il Vicesindaco Nardella (ovviamente amche il SindacoRenzi, visto che la firma sulla targa è sua), la signora Francesca, addetto dell'ufficio stampa Dardanelli e non ultimo il fotografo autore delle immagini.

Qui sotto l'articolo completo:
Pallottino, la trattoria delle star, compie cento anni

giovedì 11 ottobre 2012

Ribollita tutto l'anno, con o senza cavolo nero

Per la Trattoria Pallottino la ribollita è un piatto irrinunciabile. I clienti sono avvisati, non vuole essere una minaccia, ma è giusto così, pur volendo mantenere la ricetta tradizionale, quando manca il cavolo nero (per motivi di ortocoltura stagionale), noi lo diciamo prima, c'è solo il cavolo verza.
Siamo arrivati a ottobre è tornato il cavolo nero (poco ma c'è) e finalmente questa mancanza è stata colmata.
A questo punto mi sembra giusto ricordare che per preparare la ribollita abbiamo bisogno, oltre che del pane raffermo, delle bietole, dei fagioli, delle carote, del già menzionato cavolo verza, delle cipolle, dei porri, un pò di patate, pomodori pelati, sedani, olio, sale e  pepe.

mercoledì 3 ottobre 2012

28 ottobre 2012 festa di San Simone

Torna dopo due anni la Festa di San Simone, domenica 28 ottobre 2012, grazie alla tenacia e all'organizzazione di Simone, istrione della Gelateria Vivoli, che si è dato da fare per poter creare quest'evento che si svolgerà in via Isola delle Stinche, proprio all'interno dell'area pedonale. Dalle ore 15 circa alle 19,30 , 20,00, saranno previsti spettacoli, divertimenti e giochi per bambini e l'immancabile enorme braciere dove verrano cotte le famose caldarroste.
Ogni esercizio interessato provvederà a offrire alla cittadinanza che interverrà alcune proprie specialità della casa. Noi della Trattoria Pallottino, faremo assaggiare la nostra zuppa di farro e la pappa al pomodoro fresco...vi aspettiamo.

giovedì 20 settembre 2012

Trattoria Pallottino, i campioni passeranno da qui

Il 2013 sarà un anno indimenticabile per Firenze. La nostra splendida citttà, con i suoi monumenti, le strade, le colline, farà da cornice ad uno degli eventi sportivi più importanti in asoluto, i Mondiali di Ciclismo.
L'intera città sarà coinvolta e Piazza Santa Croce sarà toccata da questa grande manifestazione.
Adorni, Gimondi, Saronni, Moser...avrò passato ore alla televisione, non mi sono mai perso un anno, ed ora che passa a 100 metri da noi, figuriamoci se non sarò lì, dal vivo, ci potete contare.
E' una grande fortuna per Firenze (e per noi) essere quantomeno capitale del ciclismo mondiale, anche se per pochi giorni, era dai tempi dei mondiali di calcio del 90 che non ospitavamo a casa nostra un evento così importante, anzi di più.
Ora non ci resta che tifare Italia.



lunedì 27 agosto 2012

Trattoria Pallottino, sulla strada della Rificolona

Come ogni anno il 7 settembre Firenze sarà illuminata dalle famose lanterne variopinte. I miei ricordi di bambino si sono molto diradati, piccoli frammenti qua e là, il compito di trovarsi una bella canna, poi il problema di costruirsi la lanterna e sopratutto l'aggeggio per sorreggere la candela e così, specialmente i nonni, ti aiutavano a costruirne una. Però quando di fronte alla trattoria ti vedo passare questa fiumana di ragazzini con le lanterne accese che si avvia verso Piazza S.S.Annunziata, il fatto inevitabilmente mi riporta all'infanzia.
Devo dire che la cosa mi mette in un certo senso, tenerezza, gioia e tristezza. Tenerezza nel vedere tutti quei genitori prodigarsi, più dei figli, a mostrare la loro rificolona come la più bella, gioia perchè sicuramente è un momento di masima felicità per i bambini, sopratutto quando vengono bruciate le rificolone (almeno per me era così e tristezza perchè in fondo è una festa che poi finirà e breve comincerà la scuola.

L'origine della festa (da wikipedia)

L'origine di questa festa, che conserva e tramanda fra i ragazzi di Firenze l'uso di portare in giro dei lampioncini di carta colorata, modellati nelle forme più varie e bizzarre, con tanto di lumicino all'interno, appesi in cima ad una canna, risale con tutta probabilità alla metà del seicento, ed è da ricollegare all'arrivo in città di tanti contadini e montanari che, con le loro donne, provenienti sia dal vicino contado che dalle zone più impervie del Casentino e della Montagna Pistoiese, venivano in città per festeggiare la natività della Madonna nella Basilica della Santissima Annunziata, ancor oggi famosa in tutto il mondo cattolico per l'antica, miracolosa e venerata immagine della Madonna madre di grazie, divenuta la rappresentazione più diffusa e più copiata del mistero dell'Annunciazione. Oltre ad essere spinti dal devoto pellegrinaggio, quella simpatica gente approfittava dell'occasione per venire a vendere la propria mercanzia alla fiera-mercato che si svolgeva l'indomani sulla piazza antistante la basilica, in via dei Servi e nelle loro immediate adiacenze. Per poter trovare, però, un buon posto che consentisse un sicuro e totale smercio dei filati, pannilini, funghi secchi e formaggi che avevano portato, questi coloni partivano dalle loro abitazioni molto tempo prima e, nella notte, si rischiaravano l'insicuro cammino con lanterne di varia forma appese in cima a bastoni, canne o pertiche. E proprio con queste multicolori lanterne di carta o tela, aperte in cima per consentire alla candela o al sego dello scodellino di bruciare, giungevano a Firenze la sera prima della fiera, bivaccando la notte nei chiostri della Chiesa della Santissima Annunziata e sotto i loggiati dell'omonima piazza dove, alla tremula luce dei loro lampioncini, cantavano laudi alla Vergine finché, a tarda notte, non arrivava il sonno ristoratore.

martedì 7 agosto 2012

Benigni e Dante, un grande ritorno

Sono passati esattamente sei anni da quando Roberto Benigni meravigliò tutto il mondo con la sua straordinaria interpretazione della Divina Commedia immersa un quella splendida cornice di Piazza Santa Croce. Il nostro Robertaccio ancora, dopo sei anni , ha ribissato il successo precedente coinvolgendo questa volta, non solo i fiorentini ma anche italiani provenienti da più regioni, addirittura stranieri che d'italiano capivano solo qualche parola ma volevano assistere lo stesso a questo enorme evento.
La sua interpretazione perchè è unica e incredibile? Il spettacolo inizia col la sua classica comicità ironica e pungente, attingendo dai fatti e persone quotidiane legandoli inesorabilmente ai fatti e i personaggi della Divina Commedia, un'ora di autentico spasso, poi le luci si abbassano, l'occhio di bue viene puntato su Benigni, viene tolto il testo dal palco, rimane solo lui, la statua di Dante e il pubblico in assoluto silenzio ed ecco la sua interpretazione dei versi della Divina Commedia, tutta a memoria, senza uno sbafo, senza un attimo di distrazione o indecisione, posso confermare con assoluta certezza che non esiste al mondo essere umano capace di fare la stessa cosa.
Caro Roberto, non farci aspettare altri sei anni.

Si stanno addensando nubi oscure sull'Online reputation?



In queste ultime settimane sono saliti alla ribalta delle cronache articoli relativi alle cosiddette recensioni online su strutture alberghiere, ristoranti e turistiche in genere.
E' noto ormai, che con i suoi 75 milioni di utenti dichiarati, Tripadvisor fa la parte del leone (o da capro espiatorio a detta di alcuni).
Ma signori, cosa sta succedendo?
E' forse l'aria della crisi economica che porta certi personaggi ad agire scorrettamente ( o meglio, illecitamente)?
L'esasperazione dell'essere umano è arrivata così tanto da architettare un sistema per far guadagnare alla propria attività posizioni in classifica come se dovesse vincere la coppa del mondo?
"Il mio Hotel Pinco deve stare sopra l'Hotel Pallino del mio concorrente, in tutti i modi"
Un fornitore di ristoranti: comprami 200 bottiglie di vino ed io ti scrivo 10 recensioni positive e ti faccio salire in classifica"
"...caro cliente, se mi scrivi una recensione buona ti faccio lo sconto..."
Queste storie non me le sono inventate, sono scritte negli articoli usciti su alcuni quotidiani nazionali e quindi cosa devo pensare? Siamo diventati tutti matti? Tutti questi reality sul food, kitchen, sul beverage, chef qui, chef di la, chef contro chef, riunioni di "esperti assaggiatori" che commentano un piatto, promuovono o condannano il cuoco di turno all'eterna gloria o all'oblio dell'insuccesso e dell'anonimato, tutta questa medialità fa forse da megafono?
Leggo ancora, che stanno nascendo società con l'apposito scopo (previo lauto pagamento) di creare la famigerata "Online reputation" inserendo commenti e giudizi eccellenti che inevitabilmente ti fanno (o ti farebbero) salire in graudatoria sui siti specializzati maggiormente seguiti da chi viaggia.
Riportando la denuncia da parte di un mio collega, sempre letto in questi articoli, dove lo chef, a seguito del "ricatto" da parte di un fornitore ha detto "ADESSO BASTA" e adesso basta lo condivido anch'io e penso che lo condividano anche molti altri, albergatori, ristoratori, baristi e perchè no anche i viaggiatori che dovrebbero essere i soli recensori. Quindi signori, adesso basta, usciamo una volta per tutte da questo circolo vizioso, rimettiamo i piedi per terra.
Continuamo a fare il nostro lavoro, con semplicità e umiltà, tutti i giorni e facciamolo bene e onestamente e vedrete che l'onestà verrà ripagata e voi che agite in maniera illecita e con meschinità andatevene aff.............

Un breve pensiero ironico, tanto per sdrammatizzare: Italia, paese di santi poeti e navigatori? No, Italia, paese di cuochi, critici gastronomici e recensori.



domenica 1 luglio 2012

ARRIVA CARONTE ? E ALLORA PALLOTTINO SFORNA IL MENU ESTIVO
Come ogni anno, in estate, Firenze diventa la città più calda d'Italia, forse la più insopportabile, tant'è che col tasso di umidità che contraddistingue la nostra zona, i 37°/38° è come se fossero 42°.
La Trattoria Pallottino è in pieno centro, per fortuna dove siamo noi è zona pedonale e non vi è asfalto, quindi dal punto di vista smog, caos ecc ecc ci salviamo, ma dal caldo e dall'afa, cari amici, proprio no. Allora cosa si fa, di cosa possiamo cibarsi oggi?
Il nostro menu varia con le stagioni e in quella estiva abbiamo inserito nella lista, insalatone e carpacci, come piatti unici, in abbondanza...cara trippa ci rivedremo col freddo...a presto

NUOVI DEHORS, UN PROGETTO INFINITO




Dal 15 novembre del 2011 il Comune di Firenze ha definito i criteri secondo i quali le pedane esterne dei locali, detti in maniera moderna "dehors" dovrebbero, anzi devono rifarsi ai progetti elaborati da una commissione tecnica ed essere così realizzati con estrema precisione, rispettando nei suoi minimi termini detti progetti, misure, materiali, coperture e il tutto diviso in zone, mi spiego, nel quartiere di Santa Croce si dovrèà realizzare un tipo di progetto, in Piazza Signoria, un altro e comunque i locali limitrofi avranno un dehor con la stessa caratteristica.
Ad oggi come stanno le cose?
Dopo diverse proproghe, concesse affinchè i gestori potessero realizzare il progetto per tempo, con grande dispendio economico, sia per lo smantellamento della vecchia occupazione, sia del costo per chi aveva realizzato la vecchia pedana di recente e non ultima la beffa per chi lo sta realizzando in piena stagione e non avendo un grande spazio interno ha sicuramente perso una stagione di avviamento.
Speriamo che tale sforzo venga un domani ripagato anche se qualcuno ha osato dire "erano meglio le vecchie pedane"