venerdì 17 giugno 2016

Il filone toscano, un pane sciocco

Il pane sciocco, ovvero il pane senza sale, è un pane tipico della Toscana.
La storia parla di eventi bellici tra pisani e fiorentini, ma una recente ricerca del pane senza sale, sembrerebbe smentire questa teoria.
Comunque ci piace far sapere che, leggenda o non leggenda, a causa della rivalità tra Firenze e Pisa, intorno al 1100 i pisani bloccarono i rifornimenti di sale che arrivavano via mare per indurre i fiorentini alla resa. Firenze invece non si arrende, rinuncia al sale e così facendo, giocoforza produrrà il cosiddetto pane sciocco.
Vi è anche un'altra teoria e forse la più plausibile, di fattore economico, molti ritengolo che l'elevato costo di acquisti del sale fecero rinunciare a molte famiglie di utilizzarlo. La Firenze medievale era circondata da mura e chi entrava doveva transitare passando dalle barriere, ed è qui che i gabellieri imponevano un alto dazio proprio a chi importava sale e di conseguenza ne faceva lievitare il prezzo al dettaglio. Di sicuro, per molto tempo, la tassa sul sale contribuì a rimpinzare le finanze della città.

Le origini del Vin Santo (Vinsanto)

Ci sono diverse storie sull'origine del nome Vin Santo, una di queste dice che un frate francescano utilizzasse il vino che comunemente veniva usato per servire messa  per curare i malati di peste a Siena e quindi si diffuse subito la voce che questo vino avesse delle qualità miracolose, da lì il nome santo.
C'è un'altra versione invece fiorentina, durante il Concilio di Firenze del 1439, Giovanni Bessarione, un Metropolita greco, mentre assaggiava il vin pretto esclamò: "ma questo è il vino di Xantos". E qui ci sono altre due versioni: la prima è riferita al luogo dove veniva prodotto questo simil vino, ovvero l'isola di Santorini (dove veniva fatto un vino con uva sultanina pressata) e dove i commensali del Metropolita greco confusero il nome Xantos con santo. E l'altra riferita forse al colore del vino, difatti xanthos in greco significa giallo.
L'origine meno leggendaria del nome, ma più verosimile è l'uso comune di questo vino durante la messa.
In ultimo ci sarebbe un'altra versione del Vinsanto, pare che in antichità le uve venissero appassite durante la settimana santa.